Introduzione al movimento FIRE

No, non c’entra nulla il fuoco ma, se non ne hai mai sentito parlare, spero che questo articolo possa accendere quantomeno una fiammella dentro di te.

Partiamo dalle basi: FIRE sta per Financial Independence, Retire Early – Indipendenza finanziaria, pensione anticipata.

Questo articolo vuole essere un’introduzione degli elementi di base che caratterizzano questo movimento ma seguiranno diversi approfondimenti del tema.

Il concetto è molto intuitivo: questo movimento si prefigge come obiettivo quello di tracciare nuove strade per arrivare più rapidamente alla pensione, e quindi senza più la necessità di lavorare.

Raccoglie tutte quelle persone che, come me, non si accontentano della visione lineare che la società ci insegna fin da quando siamo bambini.

Studia. Lavora. Fai i debiti. Paga i debiti. Spendi i soldi in cose inutili. Aspetta comodo la tua pensione mentre stai già scegliendo la bara.

No, grazie.

Ma non si tratta solo di una scelta estemporanea in quanto c’è il reale rischio che noi di pensioni non ne vedremo neanche dal binocolo.

Non entro nel merito del sistema pensionistico perché può rivelarsi una giungla ma è indubbio che noi, intesi come generazione dei Millenials, rischiamo davvero di lavorare per più di 40 anni e vedere solo povertà all’orizzonte.

I fondamenti del movimento FIRE

Anche se può sembrare fantascienza o roba da premio Nobel in finanza, questo movimento culturale si basa su semplici assunti: risparmiare una buona fetta di introiti derivanti dal lavoro e reinvestirli.

Prima cominci, prima andrai in pensione.

Non è oggettivamente difficile ma è un cambio di mindset importante. Se oggi sei abituato a rincorrere il mese e a mettere da parte quello che avanza, è da qui che devi partire.

Se non vuoi dipendere per sempre dal tuo lavoro allora è necessario che inizi a rivedere le tue abitudini di spesa e di gestione del denaro da oggi stesso.

Intanto è bene partire da questi 3 step per iniziare a pianificare il raggiungimento della pensione anticipata:

  1. Definisci un tenore di vita: di quanto hai bisogno ogni anno – oppure ogni mese – per fare la vita che vuoi?
  2. Quantifica la somma che devi raggiungere per smettere di lavorare: moltiplica ciò che ti serve in un anno x25 oppure ciò che ti serve in un mese x300
  3. Comincia a ragionare su un piano di attacco valido: analizza le spese e capisci cosa tagliare, cerca di guadagnare di più e trova modi alternativi per farlo

Le regole per raggiungere la pensione anticipata

Ora che hai dedotto la cifra di cui hai bisogno per andare in pensione, devi pensare a un piano di attacco operativo.

Se non sarai costante sicuramente non riuscirai nell’intento perciò armati di pazienza e soprattutto preparati a cambiare mentalità.

Regola n°1: Risparmiare

Ti riconosci in una di queste due situazioni – o in entrambe? ⬇︎

  • Mettere da parte solo quello che rimane a fine mese senza un obiettivo di risparmio.
  • Spendere tutto lo stipendio, senza sapere nemmeno in cosa vanno via i soldi.

Sono gli errori più grandi che tu possa fare ed è il motivo per cui dovrai lavorare fino a 70 anni se tutto va bene.

“Si ma ora sei giovane, se non te li godi ora i soldi quando lo farai?”

Sentiamoci quando a 67 anni stai ancora capendo con quanti spicci andrai in pensione mentre io ci sono già da quando ne ho 40 (esempio puramente casuale e provocatorio ma potenzialmente realizzabile).

È vero che il tempo da giovani va goduto e che nessuno ce lo ridarà indietro ma il FIRE non impone che tu debba chiuderti in casa e buttare la chiave.

Ci sono persone che scelgono deliberatamente di vivere in maniera frugale e talvolta minimale ma non è questa la regola secondo me. Non devi rinunciare alle cose che ti piacciono e che ti “arricchiscono”.

Devi però capire cosa effettivamente ti piace e cosa invece è mosso solo da impulsi effimeri o malsane abitudini.

Cambiare mindset, infatti, significa partire dalla fotografia di tutte la abitudini di spesa che hai, ragionare davvero su ciò che ti piace e infine mettere tutto sulla bilancia per capire cosa tagliare.

Faccio un esempio, banale e che riguarda la quotidianità: quanti caffè al bar prendi ogni giorno?

Se ipotizziamo 2, la tua media di spesa giornaliera per i caffè è di 2,5€ che moltiplicato per 30 giorni fanno 75€ al mese in caffè.

Hai mai fatto un dramma su 1,20€ speso al bar? Probabilmente no.

Se non il caffè non lo prendi tutti i giorni al bar, la tua vita sarà davvero così penosa? Personalmente, credo di no.

Io preferisco non prendere 2 caffè al bar e tenere i 75€ per pianificare il prossimo viaggio o esperienza – ciò che mi piace.

Ma quanto devo risparmiare ogni mese?

Ovviamente non c’è una risposta specifica a questa domanda perché dipende tutto dalla tua situazione: potresti essere solo, convivente, con una famiglia o con mammà.

Dipende soprattutto da quanto guadagni ogni mese con il tuo attuale lavoro però in linea di massima dovresti porti un obiettivo di risparmio del 30%-50% del tuo introito mensile.

Regola n°2: Aumentare le entrate

Aumentare le entrate non è semplice.

Incoraggiante, vero?

Credo sia utile partire dal proprio lavoro e capire se ci sono margini di miglioramento, ad esempio chiedendo un aumento oppure cercando un lavoro più remunerativo.

Magari l’azienda X sta cercando una figura come la tua e nel passaggio puoi trattare sulla tua futura RAL.

Se nessuna delle due situazione fa al tuo caso, potresti investire il tuo tempo libero in formazione con corsi, libri, video online ecc. così che tu possa specializzarti in qualcosa di rivendibile.

Ad esempio, lavori in una pasticceria come cassiere ma ti è sempre piaciuto fare i dolci. Fai un corso e magari rivenditi alla stessa pasticceria in cui facevi il/la cassiere/a.

Puoi pensare di sfruttare una o più passioni che hai per capire se sono monetizzabili. Riprendendo l’esempio precedente, ti piace fare i dolci? Proponili ad amici e parenti per le loro feste e cerimonie.

Ricorda che per partire non serve essere il sommo esperto di qualcosa. Se hai passione, e le persone lo riconoscono, ti pagheranno per ciò che offri.

E infine prova a generare dei redditi passivi o quasi-passivi. In merito a questo punto, non pensare che reddito passivo sia sinonimo di zero fatica, anzi.

Ci vuole tanto impegno e costanza per generarne una valida perché l’inizio richiede uno sforzo abbastanza grande e soprattutto senza percepire nulla in cambio, almeno non nell’immediato.

Ci sono diverse entrate passive che puoi valutare ma la parola d’ordine è: IMPEGNO. L’impegno può significare fatica mentale o fisica, in ogni caso è bene che ce ne sia in abbondanza.

Regola n°3: Investire

Inizia a farlo il prima possibile ma ti prego senza cadere vittima dei corsi fuffaguru con cui puoi GUADAGNARE 1000€ AL GIORNO CON UN’ORA DI LAVORO!1!!

Le cose facili non esistono, ci vuole tempo e voglia per studiare e per capire il variegato mondo degli investimenti.

Gli strumenti a disposizione sono diversi e più o meno complessi ma sicuramente per un neofita conviene partire dal capire:

  • cosa sono le azioni e le obbligazioni
  • come sfruttare gli ETF per diversificare con un capitale ridotto

Lascia da parte il trading, il Forex e tutti i guadagni facili con la moda del momento perché sono cose complesse – o fallimentari.

Investire con successo richiede una conoscenza approfondita delle basi e un obiettivo di medio-lungo termine secondo la mia visione.

Conclusioni

Come avrai capito andare contro corrente per raggiungere la pensione il prima possibile, non è un’impresa facile – a meno che non gratti il biglietto giusto.

È qualcosa che richiede un impegno costante e, dato che i frutti non vengono raccolti nell’immediato, tanta forza di volontà.

Sono diversi anni che penso di smettere di lavorare ma ho iniziato effettivamente ad approfondire il tema e soprattutto a “fare” da un paio di anni a questa parte.

Attualmente ho costruito un portafoglio di ETF e ho già posato un mattone del castello dei redditi passivi. Nel mentre mi sto formando per provare a rivendermi piccoli progetti (no spoiler per ora).

Entro il prossimo anno prevedo di aggiungere un altro mattone con un’attività prettamente digitale. Non so ancora se funzionerà.

E tu hai mai pensato di andare in pensione prima del previsto?

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